Meno timori per l’applicazione delle norme sulle perdite sistematiche. Il periodo di monitoraggio è ampliato già dal 2014 da 3 a 5 anni e ciò consentirà a non pochi contribuenti di superare i problemi. Il D.Lgs. n.175/14 in tema di semplificazione ha, infatti, prolungato da tre a cinque anni il periodo di monitoraggio rilevante ai fini dell’individuazione delle società in perdita sistematica. In precedenza la norma prevedeva che il triennio di perdita dovesse considerarsi tale in presenza di tre periodi d’imposta consecutivi in perdita ovvero di due in perdita e di uno che seppur in utile non raggiungeva il livello del reddito minimo. Tale secondo riferimento non è stato modificato dalla innovazione per cui il presupposto per l’applicazione di tale disciplina è ora costituito da cinque periodi d’imposta consecutivi in perdita fiscale ovvero, indifferentemente, da quattro in perdita fiscale e uno con reddito imponibile inferiore al c.d. reddito minimo di cui all’art.30 della L. n.724/94.
Il prolungamento non è di poco conto anche considerando che ha un effetto con riguardo alle cosiddette cause di disapplicazione. Infatti, come chiarito dalla Circolare n.12/E/12 le situazioni si riferiscono esclusivamente a uno dei periodi d’imposta di riferimento (quelle che prima era il triennio e ora e invece il quinquennio) e hanno come effetto quello di interrompere il periodo di osservazione di riferimento.
(Italia Oggi7 del 20 aprile 2015 – Norberto Villa pag. 12)
Monza e Brianza – Desio 21/04/2015