Con l’estensione a cinque periodi d’imposta in perdita per essere considerati societa’ di comodo si ampliano anche le possibilità di ricadere in una causa di disapplicazione della disciplina. È quasi certo che con il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali si assisterà, nonostante le molte perplessità (in particolare, derivanti dal fatto che la legge delega prevede una più complessiva revisione delle società di comodo), all’allungamento da tre a cinque dei periodi d’imposta in perdita fiscale perché una società possa essere considerata di comodo. La norma dovrebbe entrare in vigore nel 2014. In questo modo, il quinquennio da considerare nel prossimo modello Unico 2015 sarà, per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, quello 2009/2013. L’estensione del monitoraggio a cinque dei periodi in perdita porta l’ampliamento delle possibilità di ricadere in una situazione di disapplicazione della normativa. Con l’estensione a cinque dei periodi d’imposta in perdita che determinano la non operatività della società, si devono considerare anche le cause di disapplicazione, che devono rilevare per il medesimo quinquennio. Dovranno, quindi, essere considerate quelle del Provvedimento dell’11 giugno 2012, per cui, nonostante la presenza di perdite per cinque anni, si avranno ancora più possibilità di sterilizzazione della disciplina
(Il Sole 24 Ore del 6 settembre 2014 – Dario Deotto pag. 14)
Monza e Brianza – Desio 10/09/2014