Con la conversione in legge del decreto «Destinazione Italia» diventa formalmente operativo anche il nuovo credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo poste in essere dalle imprese nazionali. La norma (art.2 del decreto) fissa in 600 milioni di euro il tetto massimo di agevolazione concedibile per il triennio 2014-2016, e in 2,5 milioni di euro il limite annuale per singolo richiedente. Beneficiari dell’intervento sono tutti i titolari di redditi d’impresa con un fatturato annuo inferiore a 500 milioni di euro, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato. Quanto ai costi agevolabili, sono ammissibili le spese sostenute per il personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, l’ammortamento di beni impiegati nelle predette attività e i costi della ricerca svolta in collaborazione con le università e gli organismi di ricerca. L’accesso al credito è regolato attraverso l’invio di un’istanza telematica.
(Il Sole 24 Ore del 21 febbraio 2014 – Alessandro Sacrestano pag. 29)
Monza e Brianza – Desio 21/02/2014