Dal prossimo 13 agosto entrerà in vigore l’obbligo per i professionisti di contrarre la polizza assicurativa: in proposito si evidenzia che sta aumentando la preoccupazione delle categorie professionali per il maggior onere economico che dovranno subire i singoli professionisti.
La questione più delicata verte sul fatto che la regolamentazione lascia scoperto il confine della prestazione professionale da assicurare, così come quello dei rischi connessi, delle franchigie e dei massimali in rapporto al fatturato del professionista.
Inoltre emerge che le assicurazioni non sono obbligate a stipulare una polizza professionale e oggi, forse solo per accaparrarsi una potenziale clientela, sono disposte a concedere premi ridotti per poi, in assenza di opportuni controlli e vista l’obbligatorietà, aumentarli a dismisura negli anni successivi.
Per tali motivi, Maurizio De Tilla, presidente del CUP Napoli, ha annunciato la richiesta di un rinvio per l’entrata in vigore della legge; tuttavia, Marina Calderone, presidente del CUP nazionale, sottolinea che, in tal caso, «si tratterebbe solo di una proroga tecnica per dare un supporto reale a quelle che sono le esigenze degli ordini professionali nella fase conclusiva di definizione delle convenzioni assicurative. E questo potrebbe rappresentare un beneficio per gli iscritti che in un tempo di crisi come quello attuale, possono adempiere all’obbligo in un modo più consapevole e ragionato».
Di parere contrario, invece, Armando Zambrano, presidente del PAT (Professioni di Area Tecnica) che ritiene non necessaria un’ulteriore proroga dopo quella dello scorso anno.
(Italia Oggi del 9 luglio 2013)
Monza e Brianza – Desio 12/07/2013