Un risparmio di costi che può arrivare fino a 9 miliardi quando anche la fattura elettronica sarà diventata la prassi. Tutto questo è dovuto alla Sepa, un nuovo sistema di incassi e di pagamenti che partirà il 1° febbraio e che, da una parte, manderà in pensione Rid e bonifici nazionali, vale a dire l’addebito in conto a livello nazionale e, dall’altra obbligherà le imprese a nuovi adempimenti come ad esempio, quello di associare un Iban a ciascun debitore, cosa che adesso non avviene. In particolare il servizio di addebito diretto Sepa sostituirà il servizio Rid con il quale anche molti professionisti “domiciliano” i pagamenti che devono ricevere dai clienti sul loro conto corrente. Naturalmente, occorre sottoscrivere nuovi mandati (ma i vecchi Rid continuano a valere) con gli istituti di credito con cui il debitore autorizza il beneficiario a disporre addebiti sul proprio conto corrente (ad esempio per utenze o fatture commerciali) nel momento in cui il creditore chiede alla banca la disponibilità delle somme. E proprio alcune criticità si stanno registrando in questi giorni in cui si avvicina la data di operatività del Sepa.
(Il Sole 24 Ore del 25 gennaio 2014 – Giorgio Costa pag. 19)
Monza e Brianza – Desio 28/01/2014