Il Fisco chiede i dati dei movimenti bancari con l’estero per contrastare sia il riciclaggio sia gli illeciti fiscali internazionali. A tal fine, Agenzia delle Entrate e Guardia di finanza potranno rivolgersi non solo agli intermediari finanziari, ma anche ai professionisti per acquisire informazioni sui soggetti che hanno effettuato transazioni in altri Paesi. È in questo contesto che, entro il 31 ottobre, i professionisti (tra cui anche i commercialisti e i revisori), utilizzando il servizio Entratel o Fisconline, saranno chiamati a comunicare all’agenzia delle Entrate il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec), su cui dovranno poi viaggiare le richieste e le risposte. È quanto emerge dal provvedimento (prot. 2014/105953) dell’8 agosto 2014 a firma del direttore dell’Agenzia delle Entrate e del comandante generale della Guardia di finanza, riguardante le modalità e i termini relativi alle richieste di informazioni sulle operazioni intercorse con l’estero, sui rapporti a esse collegate e sull’identità dei relativi titolari. Le richieste potranno essere inoltrate dall’Ufficio centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali (Ucifi), istituito presso l’agenzia delle Entrate, previa autorizzazione del direttore centrale Accertamento, oppure dai Reparti speciali della Guardia di finanza, previa autorizzazione del comandante dei Reparti speciali.
(Il Sole 24 Ore del 4 ottobre 2014 – Rosanna Acierno pag. 17)
Monza e Brianza – Desio 07/10/2014