È quasi pronta la circolare dell’Agenzia delle Entrate sul nuovo redditometro: dopo mesi di studio e analisi sulle modalità operative del nuovo redditometro, l’Agenzia delle Entrate sta terminando la circolare applicativa per diramarla agli uffici entro fine mese.
Dalle prime anticipazioni, emerge che la circolare sancirà l’abbandono, almeno parziale, alle medie statistiche; infatti, contro l’utilizzo di questi valori, si è scatenata da subito una fortissima polemica a partire dalle associazioni di categoria e da quelle dei consumatori, come l’ADUSBEF, che hanno perfino dato mandato ai legali di impugnare il decreto ministeriale dalle Commissioni Tributarie al TAR del Lazio.
Del resto, come ricorda l’autore, il nuovo redditometro, ancor prima di partire, è già finito nel mirino dei giudici: prima un’ordinanza del 21 febbraio scorso del Tribunale di Napoli (sezione di Pozzuoli) ha bocciato la modalità di calcolo delle spese e la raccolta delle informazioni, ravvisando una potenziale violazione della privacy; successivamente la Commissione Tributaria di Reggio Emilia ha ritenuto il nuovo meccanismo illegittimo e da disapplicare anche perché viola il diritto alla difesa in quanto rende impossibile fornire la prova di aver speso di meno rispetto alle medie ISTAT.
Inoltre, si evidenzia che la circolare in preparazione inviterà tutti gli uffici ad esplorare ogni possibile strada per non arrivare alla lite con il contribuente; in particolare l’Agenzia delle Entrate ricorrerà a tre strumenti per evitare il contenzioso:
– il contraddittorio che deve precedere per legge l’atto di accertamento;
– una proposta di adesione alla contestazione se il confronto non dovesse andare a buon fine;
– una proposta di mediazione per le rettifiche del reddito che non superano i 20.000 euro.
(Il Sole 24 Ore del 26 maggio 2013, pag. 3)
Monza e Brianza – Desio 31/05/2013