Dopo più di un anno di lavoro, si sta trovando l’accordo sul nuovo ISEE: tale indicatore sta per nascere grazie all’impulso alla riforma dato dal nuovo viceministro del Lavoro Maria Cecilia Guerra.
La modifica al “riccometro” aveva subito un doppio stop lo scorso dicembre con la bocciatura da parte della Consulta della norma di delega (articolo 5 del «Salva Italia») e la mancata intesa in Conferenza unificata per il no della Lombardia che aveva posto una serie di questioni relative alla valutazione della ricchezza patrimoniale e alle modalità di aiuto alle famiglie numerose.
Il nuovo ISEE permetterà di ridurre i casi di false dichiarazioni: verranno utilizzati parametri diversi e, soprattutto, effettuati controlli incrociati sulle banche dati digitali. Agenzia delle Entrate, INPS e Guardia di Finanza per appurare la fondatezza delle richieste di misure di sostegno al reddito (dagli asili nido alle mense scolastiche, dalle carte acquisti alle borse di studio) potranno contare su più strumenti.
Per quantificare la reale ricchezza della famiglia che chiede prestazioni sociali agevolate si continuerà a fare riferimento alle informazioni autodichiarate. Tuttavia, le banche dati del Fisco e dell’INPS esistenti e quelle che saranno rafforzate nei prossimi mesi (su tutte l’archivio dei rapporti finanziari) permetteranno di avere sempre più riscontri.
(Il Sole 24 Ore del 28 maggio 2013, pag. 10)
Monza e Brianza – Desio 31/05/2013