Il versamento della seconda rata di acconto in scadenza il 1° dicembre presuppone la gestione del modello F24 anche da parte dei privati. È utile allora ricordare in quali casi è ancora possibile utilizzare il modello cartaceo. Le regole, infatti, sono cambiate dal 1° ottobre scorso. Le Entrate con la Circolare n.27/E/14 hanno spiegato quando eccezionalmente è ancora possibile presentare l’F24 cartaceo. Nel documento si dice che i contribuenti senza partita Iva che al 1° ottobre scorso avevano in corso versamenti rateali di tributi e contributi possono continuare a usare il modello cartaceo per i versamenti delle rate successive fino al 31 dicembre 2014. Ci si chiede ora se la seconda tranche dell’acconto 2014 possa rientrare nella definizione di «rateazione in corso» e quindi se anche per la prossima scadenza del 1° dicembre si possa proseguire con il pagamento della delega cartacea a prescindere dall’importo. Probabilmente le Entrate con la locuzione «rateazioni in corso» al 1° ottobre, intendono riferirsi ai piani di pagamento dilazionato delle imposte scaturenti dalla prima scadenza di Unico 2014 (saldo 2013 e primo acconto 2014). A rigor di logica, quindi, non dovrebbe rientrare in questa fattispecie la seconda rata di acconto delle imposte 2014 che, quindi, seguirebbe le nuove regole di pagamento. Va detto che però il co.3, dell’art.17, del d.P.R. 435/01 – che disciplina nello specifico i versamenti degli acconti – parla espressamente di «rate», per cui non appare del tutto improprio dire che il versamento di novembre si colloca nel «piano di rateazione» dell’acconto complessivo dovuto per il 2014.
(Il Sole 24 Ore del 17 novembre 2014 – Gian Paolo Ranocchi pag. 27)
Monza e Brianza – Desio 17/11/2014