Non si tornerà indietro. Ieri il ministro dell’Economia ha dichiarato che la mini-Imu rappresenta «una necessità dovuta a motivi equitativi, data la natura autonoma dei Comuni nella fissazione delle aliquote». Le regole, quindi, sono quelle dettate dal D.L. n.133/13, dove è stato chiarito chi, quanto e quando si dovrà pagare di Imu. Cioè, per le abitazioni principali, quel 40% della differenza tra il tributo calcolato ad aliquota standard (4 per mille) e quello ad aliquota realmente applicata dal Comune. L’appuntamento del 24 gennaio è completamente nuovo e riguarda solo questa tormentata seconda rata del 2013 e non si ripeterà nei prossimi anni, quando i proprietari di abitazioni principali saranno chiamati alla cassa per pagare la Tasi, che si applica anche alle abitazioni principali.
(Il Sole 24 Ore del 9 gennaio 2014 – Saverio Fossati pag. 2)
Monza e Brianza – Desio 09/01/2013