Con gli ultimi interventi legislativi e di prassi, cambia il sistema delle dichiarazioni di intento e viene finalmente semplificata l’operatività doganale che permette la non applicazione dell’Iva al confine. A livello normativo, nel sistema generale delle dichiarazioni di intento è ora modificata l’individuazione del primo soggetto responsabile, che si identifica esclusivamente con il soggetto emittente della dichiarazione stessa In secondo luogo, con l’abbondante prassi prodotta nell’ultimo periodo dal Fisco, vengono definitivamente snelliti i flussi doganali all’importazione: dal 25 maggio 2015, infatti, le dichiarazioni di intento in dogana possono essere presentate cumulativamente per più operazioni e gli importatori sono dispensati dalla presentazione cartacea del documento valido per evitare l’applicazione dell’Iva al confine. Il nuovo sistema ha una portata amplissima e, al netto di alcuni aggiustamenti spesso oggetto di varie pronunce dell’autorità fiscale, è stato in genere accolto con grande favore dagli operatori del settore in quanto in grado di semplificare molte procedure e ridurre gli oneri di controllo (in genere sulla consistenza e sul residuo del plafond), ora effettuabili a sistema e in tempo reale. Abbandonando il sistema one to one, che pretendeva la presentazione delle dichiarazioni di intento per ogni singola bolletta doganale, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Dogane, di concerto, ammettono ora la possibilità per il contribuente di produrre un’unica dichiarazione cumulativa, valida per più operazioni di importazione, fino a concorrenza di un determinato ammontare da utilizzarsi nell’anno di riferimento.
(Il Sole 24 Ore del 26 maggio 2015 – Benedetto Santacroce ed Ettore Sbandi pag. 42)
Monza e Brianza – Desio 28/05/2015