Tutta l’Imu in tre giorni. Sembra un nuovo slogan fiscale, ma in realtà è il tempo che davvero quest’anno tutti i contribuenti avranno a disposizione per calcolare e versare il saldo Imu 2013. E soprattutto gli operatori «professionali», poco o tanto «massivi» che siano. Questo è quello che emerge dalla lettura del testo definitivo del D.L. n.102 del 31 agosto scorso, convertito nella L. n.124, in G.U. n.254/13. L’art.8, co.1, del decreto 102 convertito consente ai Comuni di approvare il bilancio annuale di previsione 2013 entro il 30 novembre prossimo. Questo significa che fino a tale data possono essere riviste le regole di tutti i tributi comunali, a cominciare dall’Imu, che incidono sulle finanze dell’ente locale. A parte il paradosso (ormai divenuto la regola) di approvare un bilancio di previsione quando ormai l’anno interessato volge già al termine, è da evidenziare che sono state prese in considerazione le esigenze dei comuni, ma sono stati disattesi i più elementari diritti dei cittadini contribuenti. Il comma 2 dello stesso art.8 dispone che le deliberazioni di approvazione delle aliquote, delle detrazioni e dei regolamenti inerenti l’Imu acquistano efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione sul sito istituzionale di ciascun comune (non più del Ministero dell’Economia), pubblicazione che deve avvenire entro il 9 dicembre prossimo. Se tale termine non viene rispettato, si applicano gli atti adottati per l’anno 2012.
(Italia Oggi del 31 ottobre 2013 – Daniele Menciassi pag. 25)
Monza e Brianza – Desio 04/11/2013