Equitalia sta già ricevendo centinaia di domande per accedere ai piani decennali di rateizzazione delle imposte. Dopo la pubblicazione, venerdì scorso, nella «Gazzetta Ufficiale» n. 262 del decreto del ministero dell’Economia datato 6 novembre 2013, i contribuenti in difficoltà che non riescono a saldare tempestivamente le cartelle esattoriali possono chiedere che il debito sia dilazionato fino a 120 rate (salvo proroghe che in linea teorica potrebbero allungare il programma di ammortamento fino a un ulteriore decennio). Nei prossimi giorni Equitalia emanerà una direttiva per armonizzare le regole operative e risolvere i dubbi applicativi. Ma quali sono le condizioni per accedere alla dilazione decennale? Il decreto del 6 novembre dispone che la «comprovata e grave situazione di difficoltà indipendente dalla responsabilità del debitore e legata alla congiuntura economica è attestata dallo stesso debitore con istanza motivata, da produrre all’agente della riscossione». In particolare, il contribuente dovrà provare di trovarsi nella condizione di non poter «eseguire il pagamento del credito tributario secondo un piano ordinario» (72 rate) e di avere una scarsa «solvibilità». Lo stesso decreto poi stabilisce che queste condizioni sussistono congiuntamente quando l’importo della rata per le persone fisiche e le ditte individuali con regimi fiscali semplificati «è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare del richiedente, avuto riguardo all’Indicatore della situazione reddituale (Isr), rilevabile dalla certificazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee)». Mentre per gli altri soggetti i requisiti per accedere a un piano decennale sono attestati in presenza di una rata superiore al 10% del valore della produzione mensile e l’indice di liquidità è compreso tra 0,50 ed 1.
(Il Sole 24 Ore del 12 novembre 2013 – Marco Bellinazzo pag. 2)
Monza e Brianza – Desio 13/11/2013