Bonus mobili operativo, dopo l’approvazione definitiva, ieri alla Camera del decreto casa, che ha fatto seguito al voto di fiducia di lunedì. Molte novità – quelle più complesse sull’edilizia sociale e sullo stanziamento di fondi statali – richiedono misure attuative. La novità più importante riguarda la semplificazione relativa al bonus mobili. La scadenza per lo sgravio è fissata alla fine di quest’anno, ma la norma consente di recuperare, entro i massimali consentiti, anche le spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013. La detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredi viene liberata da una serie di vincoli: in sintesi, all’indomani della pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» della legge di conversione, lo sconto non sarà più legato all’ammontare della ristrutturazione e potrà, eventualmente, anche superarlo. A completare il quadro del nuovo bonus, poi, c’è una precisazione significativa. L’articolo 7 del decreto appena convertito, infatti, stabilisce che le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici «sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni». Si tratta di una formulazione piuttosto oscura che sembra, però, alludere a un chiarimento importante: le spese per gli arredi andranno conteggiate separatamente da quelle per le ristrutturazioni. E i relativi massimali (10mila e 96mila euro) andranno calcolati in maniera indipendente.
(Il Sole 24 Ore del 21 maggio 2014 – Massimo Frontera e Giuseppe Latour pag. 3)
Monza e Brianza – Desio 21/05/2014