Per la locazione di un immobile ad uso abitativo, la cedolare secca vince il test di convenienza fiscale sugli affitti e, in particolare, per i nuovi contratti il canone libero resta mediamente più vantaggioso rispetto a quello concordato.
Per quest’ultimo aspetto, si rileva che i canoni di mercato sono quasi sempre più convenienti da un punto di vista fiscale, tranne i casi in cui la differenza tra le due rate mensili è inferiore al 20-25 per cento e il Comune ha previsto un forte sconto sull’Imu per gli affitti convenzionati.
Nell’esame di convenienza tra i due modelli di tassazione, si deve comunque ricordare la possibile presenza di detrazioni fiscali, che potrebbero andare perse se il proprietario ha redditi molto bassi o se ha solo redditi di locazione: le detrazioni, infatti, possono essere “sottratte” dall’Irpef lorda, ma non dalla cedolare, che è un’imposta sostitutiva.
(Il Sole 24 Ore del 9 settembre 2013)
Monza e Brianza – Desio 11/09/2013