Nella tassazione immobiliare sta per irrompere un altro acronimo con cui gli italiani dovranno familiarizzare il prima possibile: il Trise (Tributo sui servizi comunali) che dal 2014 sostituirà la Tares. Sarà gestito dai Comuni e avrà due gambe: la Tari sui rifiuti e la Tasi sulle prestazioni indivisibili. La prima sarà calcolata sulla superficie calpestabile; la seconda partirà da un’aliquota dell’1 per mille o da un corrispettivo di 1 euro a metro quadro, che si sommeranno alle aliquote Imu e daranno vita al tetto massimo dell’imposizione. Imposta municipale che, dal canto suo, non si pagherà più sulla prima casa (se non di lusso). A grandi linee dovrebbero essere questi i pilastri della riforma del prelievo sul mattone contenuta nella bozza del disegno di legge di stabilità che è atteso oggi in CdM.
(Il Sole 24 Ore del 15 ottobre 2013 – Eugenio Bruno pag. 2)
Monza e Brianza – Desio 17/10/2013