Il credito Irpef risultante dal modello 730, se di importo superiore a 4mila euro al netto di eventuale utilizzi in compensazione, non potrà più essere accreditato in busta paga dal datore di lavoro, qualora a generarlo abbiano contribuito o detrazioni per familiari a carico oppure eccedenze di imposte derivanti da precedenti dichiarazioni. E ciò a prescindere dall’incidenza delle une o delle altre sulla formazione del credito complessivo. In questi casi il rimborso sarà effettuato direttamente dall’agenzia delle Entrate solo all’esito di un preventivo controllo che dovrà essere effettuato entro sei mesi dalla scadenza per la trasmissione telematica (quindi entro il 30 dicembre). Sono questi i chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate sulla portata dei co.586 e 587 dell’art.1 delle L. n.147/13 (legge di Stabilità per il 2014) che trovano applicazione già a partire dai 730 di quest’anno.
(Il Sole 24 Ore del 4 febbraio 2014 – Maurizio Bonazzi pag. 19)
Monza e Brianza – Desio 04/02/2014