Fatturazione elettronica tra operatori economici (B2B) ecco le regole. A più di un anno e mezzo dall’entrata in vigore della L. n.228/12, che ha recepito in Italia le regole europee sulla fattura elettronica, le Entrate con un’articolata circolare e con alcune risposte mirate forniscono tutte le risposte ai principali dubbi sollevati da più parti. Le soluzioni fornite, condivisibili, aprono nuovi orizzonti alla fattura elettronica e evitano problemi agli operatori che in passato hanno adottato la particolare forma di fatturazione e a tutti coloro che hanno inconsapevolmente ricevuto fatture elettroniche. Per essere qualificata come elettronica, una fattura deve essere emessa e ricevuta in formato elettronico. Il documento di prassi chiarisce che la distinzione tra fatture elettroniche e cartacee non risiede tanto nel formato originario utilizzato per la sua creazione, quanto nel formato elettronico al momento della sua trasmissione, messa a disposizione, ricezione ed accettazione del destinatario. Dal momento dell’emissione al termine del periodo di conservazione sia l’emittente che il destinatario della fattura, indipendentemente uno dall’altro, devono garantirne autenticità dell’origine, integrità del contenuto e leggibilità. Per autenticità si intende la certezza dell’identità del fornitore o dell’emittente. L’integrità presuppone la non alterazione dei dati fiscali obbligatori individuati dall’art.21 d.P.R. n.633/72: le Entrate hanno chiarito come la garanzia riguarda solo l’invariabilità del contenuto obbligatorio della fattura, mentre il relativo formato può essere modificato e convertito in altri formati, passando ad esempio da un word a un xml. I requisiti di autenticità ed integrità possono essere assicurati non solo attraverso l’apposizione di firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente ovvero tramite sistemi Edi di trasmissione elettronica dei dati, ma anche utilizzando sistemi di controllo di gestione che assicurano un collegamento affidabile tra la fattura e la cessione e/o prestazione collegata ovvero ricorrendo ad altre tecnologie in grado di garantire tali requisiti.
(Il Sole 24 Ore del 25 giugno 2014 – A. Mastromatteo e B. Santacroce pag. 37)
Monza e Brianza – Desio 25/06/2014