Un componente in più nella famiglia, ormai piuttosto allargata, dei bonus fiscali per la casa: arriviamo, così, a quota sei. Il disegno di legge di Bilancio 2018, effettuando il consueto tagliando delle detrazioni dedicate agli immobili, quest’anno aggiunge a beneficio dei cittadini una nuova possibilità di recupero delle spese.
Vengono, allora, confermati i cinque sconti uscenti: mobili, ristrutturazioni, sismabonus, ecobonus ordinario e strutturale. Anche se proprio l’ecobonus incassa diverse modifiche parecchio incisive, come l’esclusione di infissi, schermature solari e caldaie a condensazione e a biomasse dal perimetro delle detrazioni più rilevanti, per passare nel recinto del 50 per cento. Il bonus mobili, invece, ha seriamente rischiato di essere cancellato, stando alle prime bozze della legge: un’eventualità scongiurata, grazie alla proroga secca del meccanismo attualmente in vigore che il Governo ha deciso anche per il 2018. Sismabonus ed ecobonus strutturale procedono, invece, sulla loro strada, dal momento che la legge li aveva già stabilizzati fino al 2021.
A questi cinque tasselli, si aggiunge il bonus dedicato alla sistemazione a verde di balconi, terrazzi e giardini, sia nelle ville che negli edifici condominiali. Dal 2018 sarà, allora, possibile recuperare il 36%, con un tetto di spesa pari a 5mila euro e un tempo di recupero pari a dieci anni.